Una volta ho catturato il vento. Ci sono riuscito, davvero. L'ho catturato.
Era mio. Lo sentivo fra le dita, libero e selvaggio. E' stata una gioia
incredibile riuscire a tenere il vento fra le mani, sentire tutte le
sfumature del suo calore, della sua forza, del suo essere imprendibile.
Ma il vento non si può catturare. Hai solo l'impressione di averlo con
te, quando invece continua a sfuggirti ed è questo che mi è successo: mi
è sfuggito. L'avevo preso o almeno credevo di averlo fatto ed invece
eccolo li, sempre libero e selvaggio, che m'è danzato davanti e poi è
scappato via, come sempre. Perchè il vento non lo puoi contenere, puoi
solo avere la sensazione di averlo preso; magari ne senti il calore fra
le dita, la sensazione di benessere fra i polpastrelli ma poi scappa
sempre via verso altri lidi, altri orizzonti. Il vento è libero, è
selvaggio; forse può fermarsi da te per un pò ma poi se ne andrà
nuovamente, perchè è quella la sua natura. E' fatto così, il vento, non
lo puoi mica contenere o imprigionare o tenere con te. Forse puoi avere
la sensazione di averlo fra le mani, ma non è così, perchè per sua
stessa natura il vento rifugge dalle prigioni e vuole essere sempre
libero e selvaggio.
E' imprendibile, imperscrutabile nella sua caoticità.
Perchè è semplicemente il vento. E per quanto tu possa combattere per
averlo con te, esso non sarà mai tuo; perchè lui è così, sfuggevole.
E' che per un po' mi sono illuso di avere catturato il vento, ma in realtà era il vento che aveva catturato me.
Nessun commento:
Posta un commento