mercoledì 15 ottobre 2014

Surrealtà

Oggi sono andato a fare la spesa.
Durante la fila in cassa, la cassiera, una donna sulla trentina, adocchia un bambino piangente, avrà avuto due anni e con un sorriso da capogiro dice: «Oh ma che bel bambino come mai piangi?»
Ed il bambino coi lacrimoni, risponde con sicuro: «VAFFANCULO!»
Scende il gelo: la cassiera era basita, mentre la madre del pupo arrossiva visibilmente imbarazzata, ed io che intanto sghignazzavo di gusto.
Ah, 'sti bambini moderni.

venerdì 10 ottobre 2014

[RECENSIONI] Invasione, di Harry Turtledove

Riciclo un articolo apparso su Lega Nerd (qui) e scritto da me medesimo svariato tempo fa. Non è impostato come i le recensioni che faccio di solito qui, ma abbiate un attimo di pazienza, visto che è stato scritto svariato tempo prima che anche solo pensassi di aprire questo blog.

Invasione - La Saga


Il Ciclo dell'Invasione è un'opera di uno specialista del genere: Harry Turtledove, che forse qualcuno conoscerà per la saga della Legione Perduta o per quella di Krisposs. Si tratta di una storia Ucronica, ovvero un gigantesco "What If..." di Marvelliana memoria: cosa sarebbe successo se degli alieni rettiliformi avessero provato ad invadere la terra durante la seconda guerra mondiale?

La storia in breve (può contenere spoiler)

Siamo nel '41, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Le armate tedesche stanno invadendo la Russia, hanno conquistato la Polonia e reso schiavi gli ebrei nel ghetto, il Giappone ha appena attaccato Pearl Harbor lasciando completamente sguarniti gli Americani che stanno per entrare in guerra; gli inglesi sono nel pieno del conflitto dopo essere stati bombardati dai tedeschi, la Francia è occupata dai nazisti, il mondo (o almeno buona parte di esso) è in guerra. L'umanità è ignara che nello spazio una flotta di navi sta studiando la situazione: essi si riferiscono a loro come "La Razza", e sono degli esseri rettiliformi alti all'incirca 140 centimetri e dotati di tecnologia avanzatissima. Sono una flotta d’invasione, mandata sulla terra dal pianeta Tau-Ceti per conquistarlo nella gloria dell'imperatore. Qualcosa però ha frenato l'entusiasmo di questi esseri e siamo noi umani: la prima sonda inviata nella terra infatti risale a 800 anni prima e sembra impossibile per questi lucertoloni che l'umanità (o i Toseviti, come veniamo chiamati) si sia evoluta così tanto nel giro di così poco tempo. L'indecisione è tanta e dopo sei mesi di monitoraggio, il Signore della Flotta Atvar prende la sua decisione, non volendo tornare in patria un fallimento sulle spalle. Facendo detonare alcune testate atomiche nell'atmosfera ed annientando così la rete comunicativa umana, l'invasione ha dunque inizio.

La storia segue le vicende di un gran numero di personaggi: da una parte abbiamo gli umani, rappresentati da alcuni giocatori di baseball americani che vengono arruolati dall'esercito per combattere, un gruppo di carristi tedeschi impegnati sul fronte russo, un'aviatrice Russa a bordo del suo biplano, l'equipaggio di un bombardiere inglese, un radarista inglese di origini ebree, un ebro polacco del ghetto di Varsavia, un fisico del progetto Manhattan e una contadina cinese. Dall'altra seguiamo le vicende all'interno della Razza stessa, con il signore della flotta Atvar, un conducente di blindato di stanza nel territorio russo, un aviatore impegnato sul fronte giapponese, il capo dello spionaggio alieno e alcuni scienziati che studiano questo strano e contraddittorio mondo che è Tosev 3, la Terra. La guerra si trascina a fasi alterne ed anche se La Razza è sempre in vantaggio grazie alla superiorità tecnologica, i terrestri, dapprima disorientati, creano nuove alleanze anche insospettabili (nazisti che aiutano gli inglesi, giapponesi che vanno in soccorso dei cinesi e via dicendo), facendo fronte comune contro questa nuova e terribile minaccia, avendo dalla loro parte la conoscenza del pianeta ed una superiore capacità di guerra e guerriglia ed usando tattiche e trucchi sconosciuti agli alieni riescono a resistere nonostante tutto ed a non darsi per vinti, combattendo una guerra senza quartiere contro la nuova minaccia venuta dall’alto che sembra invincibile ed inarrestabile. Gli alieni, d’altro canto, hanno le loro debolezze sia nel sistema gerarchico antiquato e poco propenso alle novità, sia dall’arrivo sulla terra, trovandosi in un pianeta dal clima inospitale per le loro abitudini che per altre piccole debolezze (tipicamente umane mi verrebbe da dire) con cui vengono quasi contagiati durante gli anni della guerra.

Stile e scrittura


La saga è di medio/alta lunghezza, sono 4 libri di circa 5-600 pagine l’uno; non è un grosso problema, perché Turtledove scrive in modo scorrevole e pur non avendo guizzi particolari, non è difficile seguire le vicende anche per il modo semplice in cui vengono tratteggiati i vari passaggi. Il tutto è narrato seguendo le vicende in terza persona di vari personaggi nei più disparati fronti di guerra, sia sul versante umano, che su quello alieno. I colpi di scena sono tanti anche se non esagerati: la storia della Seconda Guerra Mondiale viene completamente riscritta in base al nuovo scenario creando nuovi ed interessanti intrecci. Il lettore è invogliato a proseguire nella lettura proprio per sapere cosa succederà e chi arriverà prima, fra le varie nazioni in gioco, agli obiettivi (la difesa del territorio, la costruzione di nuove armi per fronteggiare la superiorità tecnologica aliena, la costruzione di ordigni nucleari), quasi come fosse una partita di Risiko, mentre è allo stesso modo interessante conoscere l’organizzazione sociale di questi alieni, come si riproducono o come sono organizzati socialmente. Un tocco di classe è dato dai personaggi che muovendosi in un contesto storico, incontrano figure realmente esistite (il Dottor Fermi o Stalin per esempio); nel corso della saga, al nucleo di personaggi iniziali si aggiungono altre figure, alcune anche realmente esistite che aggiungono quel quid in più. Il grosso difetto che ho comunque trovato è che i protagonisti sono poco caratterizzati: sembra che l’autore abbia voluto concentrarsi più sulla narrazione in se piuttosto che sui personaggi e questo, se da una parte favorisce la trama ed il susseguirsi degli avvenimenti, dall’altra ci dà delle figure poco incisive per la maggior parte, benché alcune di esse siano tratteggiate abbastanza bene (il carrista tedesco, per esempio).

Conclusioni


Invasione è una saga che mi sento di consigliare agli amanti della fantascienza classica in primis e degli amanti dei What If. E’ una serie che trovo altamente nerd sia per il tema trattato, sia per il tipo di nemici presentati (i lucertoloni sono un chiarissimo omaggio ad una fantascienza vecchia di 70 anni, ma non per questo meno godibile ai giorni nostri), scritta discretamente e che suscita curiosità. Si vuole sempre sapere chi farà cosa di diverso rispetto alla Storia e le sorprese sono tante e gradite. Forse non sarà semplice trovarla in italiano (io personalmente ho dovuto cercare un po’, riuscendo poi ad acquistare su e-bay tutti i volumi di seconda mano) però se si ha una quarantina di euro da spendere, è un buon acquisto. Non eccezionale forse, ma buono.

Voto 7/10


Invasione
Autore: Harry Turtledove
Editore: TEA
Prezzo: € 8.50 a volume
Volumi: 4.
A questi volumi dell'Invasione segue una seconda saga, sempre di quattro libri chiamata Colonizzazione. Appena riuscirò a metterci le mani sopra recensirò anche quella.

venerdì 3 ottobre 2014

Come ritrovarsi in due a fare contemporaneamente una figura di merda:
incrociare un tizio che vi ferma e vi riconosce; partono grandi saluti, strette di mano, pacche sulle spalle e frasi di circostanza, chiedendo del più e del meno. Lo si asseconda nonostante non si abbia la più pallida idea di chi sia e dopo un pò che si parla sentirsi chiedere:
"Ma tu sei tizio?"
"Certo che no, non sono io"

... E a quel punto andarsene entrambi con un "Và bè ciao"  "Ciao".

Son cose.

Leggendo vecchi sms sulla vecchia scheda sim, si scoprono chicche come questa:

"Dopo aver visto il filmato di due parti, uno vaginale ed uno cesareo, mi è passata la voglia di figa da qui ad un mese."

Eh, son cose.

PS: dopo aver letto questo vecchio sms ed averci riso, mi son ricordato del filmato e mi sta di nuovo passando la voglia di figa per un altro mese.
Eh, son cose.