venerdì 23 maggio 2014

Pleistocene

Dopo una pausa di una settimana in cui sono stato via, lontano da qualsiasi pc e con un cellulare cui si scarica la batteria dopo un'ora di uso intensivo (aka usare facebook, la posta e what's app), eccomi di nuovo in casa con, ovviamente, una vagonata di cose da fare che mi aspettavano al varco.
Chiaro.
Riprenderò quanto prima a postare capitoli o estratti del libro, nel frattempo ho buttato giù un paio di racconti che sono da sistemare ed ho pensato a qualche idea che mi frulla in mente.
Le metterò su carta quanto prima anche se, lo ammetto, non so se sottoforma di romanzo o di racconto; in ballo c'è una storia d'amore, un altro fantasy-poliziesco (come lo è Scritto nel Sangue) e un fantasy di cui ho ideato il sistema magico e l'ambientazione, ma per niente la trama. Ah, poi c'è anche la mezza idea di scrivere un racconto erotico, sopratutto per colpa di un'amica che mi ha stuzzicato in tal senso (non iniziate a pensare male, è nato tutto per uno sfottò).

"Ma perchè sei così fissato col fantasy?" mi hanno chiesto.
Beh, non è facile rispondere; il fantasy è un genere che ho scoperto relativamente tardi, attorno ai vent'anni, quando vidi il primo film di Harry Potter che, frallaltro, considero ancora oggi un gran bell'esempio di fantasy, anche se la quasi totalità delle persone non lo considera tale. Un po' come avviene per Game of Thrones, insomma.
Dopo Harry Potter ho iniziato dalle basi: Il Signore degli Anelli, libro che avevo iniziato alcune volte e non avevo mai superato le prime trenta pagine, Le cronache di Narnia, per poi tornare indietro ancora un poco fino a John Carter (che proprio fantasy non è, diciamo che ne è l'archetipo). Poi è venuto Pratchett, Moorcock e via discorrendo. A quel punto avevo capito come funzionavano le cose con quel genere letterario lì, scoprendo che esistevano davvero tanti sottogeneri letterari differenti.
Penso sia stato un bene che abbia iniziato a leggere fantasy in età adulta: ho avuto la maturità necessaria per distinguere le opere valide da quelle che, beh, non lo sono (e ce ne sono tante, anche se vengono spacciate come capolavori).

Il fantastico mi ha sempre affascinato, devo dire la verità, e alla fine ho trovato fosse piuttosto naturale scrivere qualcosa.
La letteratura fantasy è talmente variegata e sterminata che è facilissimo perdercisi, eppure ancora in Italia si snobba il genere, pur considerando che alcuni dei maggiori incassi della storia del libro, della televisione e del cinema, appartengono al fantasy (Harry Potter, appunto, ma anche Game of Thrones, senza considerare Il signore degli anelli che è praticamente un colosso a sé stante). Ho notato una cosa buffa, in Italia, riguardo a questo fenomeno: quando una saga letteraria diventa abbastanza famosa, la gente sembra seguire la corrente senza far caso al genere di appartenenza e spesso rinnegandolo totalmente. Fate una prova: avvicinatevi ad una ragazzina e chiedetele a che genere letterario appartiene Harry Potter e vedete che vi risponde. Vi assicuro che la stessa cosa capita con i fan di GoT (della serie tv, almeno) e, in molti casi, di Tolkien.

Quante persone conoscete che apprezzano Tolkien ma che "non leggo fantasy perchè è roba per bambini"?

Le motivazioni di questo comportamente, me le son sempre chieste, e sono arrivato alla conclusione che la gente, non considerando il fantasy un vero e proprio genere letterario, ma piuttosto "cose da bambini", si rifiuta di considerare la loro opera preferita, come appartenente ad un genere che considerano (senza motivo fra l'altro), inferiore.
Il fantasy è visto come "roba da nerd", da disadattati; com'è possibile che una cosa del genere possa riguardare la loro opera preferita?

Vi lascio con un'altra cosa inquietante: lo sapevate che Star Wars è un fantasy?

2 commenti:

  1. . Una ragazzina mi risponderà con occhi sognanti: Twilight per sempre! 
    Senza considerare che onestamente, un vampiro che alla luce del sole brilla, in barba ad ogni fantasy, nun s'è mai visto. Ma questioni di punti di vista ed in primis di "licenza fantasy", un pò come la poetica ( e ci aggiungerei dietro una mente commercialmente geniale nello sfruttare l'onda fantasy e l'accattivante sorriso di un giovane Pattinson a far breccia nei cuori come per le sedicenni le canzoni smielate d'amour).
    Glissando sulla digressione di pocanzi, da vecchiarda trentaseienne appassionata che nell'81 si vedeva col padre Guerre Stellari (e successivamente Star Trek e Visitors) ti dirò che Star Wars lo considero col senno di poi, una via di mezzo. All'epoca non si parlava di fantasy ma di fantascienza, spesso sconfinando nel primo senza propriamente affermarlo. Si parla di galassie e vicende spaziali e sebbene una Maestro Yoda sia strano da vedere, in fondo trattasi di vicende di pianeti diversi e ci sta che ci siano altrettante specie diverse.
    Tornando al fantasy, ti scopro per caso e carezzando la mia passione alchemica e magica (sempre fantasy parlando per il magico) ti trovo parecchio interessante.
    Complimenti, tornerò ad aggiornarmi ed in bocca al lupo per i tuoi scritti!

     

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  2. Twilight però non è un fantasy, ma Paranormal Romance :)
    Il fantasy, ai tempi di SW esisteva eccome, fu Lucas stesso che disse di voler creare una storia di approccio fantastico e surreale. SW è essenzialmente un fantasy con le astronavi. Non diffusissimo, almeno qui in italia, ma esistente anche come genere a sè stante.

    Grazie per la visita, non sono propriamente nuovo alla piattaforma, ma continuerò a dar spazio a questo blog :) A presto

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