sabato 10 maggio 2014

Scritto nel Sangue - La genesi

Un giorno, era giugno 2013, mi trovavo alla stazione di Torino mentre aspettavo di prendere il treno che mi avrebbe poi portato a Milano, per vedere un fantastico concerto degli Iron Maiden. Considerando che mancavano ancora circa tre quarti d'ora alla partenza, decido di andare a cazzeggiare un po' alla Feltrinelli della stazione.
Capito nella sezione fantasy della libreria e inizio a vedere un po' cos'è uscito di nuovo. In effetti è perloppiù gente che non ho mai sentito nominare a parte una, Laura MacLem (che posso anche vantarmi di conoscere da parecchi anni), la quale ha pubblicato probabilmente da un annetto il suo romanzo, Incanto di cenere.
Prendo in mano il romanzo e mi dirigo verso la cassa per comprarlo, visto che qui ad Alghero non s'è visto manco di striscio (scoprirò poi, qualche mese più tardi, che in effetti una libreria l'aveva portato e messo tra gli Young Adult, per somma gioia dell'autrice, che ovviamente ho sfottuto senza pietà).
Mentre sono in fila, inizio a pensare che forse, dico forse, scrivere qualcosa non sarebbe poi una cattiva idea. Non per sminuire Laura che è una scrittrice che mi piace, però insomma: se ce l'ha fatta lei, perchè non provarci pure io?
Così nacque l'idea di Scritto nel sangue, mentre ero in fila alla Feltrinelli di Torino, a comprare il libro della mia amica.
La cosa buffa è che poi, una volta deciso che avrei dovuto scrivere un romanzo e che sicuramente sarebbe stato un Fantasy, ho iniziato a pensare a come doveva essere questo fantasy e le cose sono andate praticamente lisce lisce: il sistema magico mi è venuto in mente a luglio, mentre aspettavo fuori da un supermercato fumando una sigaretta, con un caldo asfissiante. I protagonisti sono venuti subito dopo, così, con scioltezza. E poi, sempre a luglio, con una traccia sulla trama e qualche idea qui e là, mi sono messo a scrivere e non ho più smesso fino a ottobre.

Lo so che non è una storia poi così interessante, però anche nelle storie meno interessanti, da qualche parte si dovrà pure iniziare, no?

2 commenti:

  1. Invece la tua storia mi da ancora di più la certezza che le buone idee vengano sempre in momenti insospettabili.

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  2. Ah ma io non sono mica sicuro sia stata una buona idea:D Però ecco, un anno dopo (o quasi) sono contento che il libro sia finito

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